Lazio in zona rossa: cosa cambia dal 15 marzo
Il Lazio entrerà in zona rossa da lunedì 15 marzo 2021 e ad annunciarlo è stato il Governatore della Regione Nicola Zingaretti che ha affermato che “Saranno importanti comportamenti responsabili” e che “con le armi della campagna vaccinale”.
Si tratta sostanzialmente di un doppio salto per la Regione Lazio che passa direttamente dalla fascia gialla a quella rossa.
Aumento dei positivi e terapie intensive in difficoltà
Purtroppo anche nella nostra Regione i casi di positivi da Coronavirus sono in aumento e le terapie intensive sono in costante difficoltà.
L‘Istituto superiore di Sanità e il Ministero della Salute hanno evidenziato che dall’1 al 7 marzo l’incidenza di morti per 100000 abitanti è sempre più importante (225,64 per 100.000 abitanti contro i 194,87 per 100mila abitanti della settimana precedente). Invece, tra il 17 febbraio e il 2 marzo l’RT è stato del’1,16 e ciò indica che l’epidemia è ancora in espansione.
Zona rossa: gli spostamenti
Fino al 27 marzo non è possibile spostarsi verso abitazioni private diverse dalla propria eccetto che per motivi di lavoro, necessità e salute. Nei giorni dal 3 al 5 aprile, nel periodo di Pasqua e Pasquetta, tutta l’Italia sarà zona rossa e ci si potrà spostare in ambito regionale per andare a trovare amici e parenti, purché si sia in 2 ed una sola volta al giorno. Nello spostamento possono essere previsti anche minori di 14 anni su cui si esercita la poterà genitoriale e persone disabili e non autosufficienti conviventi.
Parchi aperti
Restano aperti parchi e aree verdi: potranno essere chiusi solo per ordinanza della sindaca Raggi o del Presidente Zingaretti.
Bar e ristoranti chiusi
In zona rossa resteranno chiusi bar e ristoranti, ma saranno consentiti l’asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22.00. La consegna a domicilio è senza restrizioni, mentre l’asporto per i bar è consentito fino alle 18.00 e per i ristoranti fino alle 22.00.
Negozi e centri commerciali
Tutti i negozi saranno chiusi, esclusi quelli che vendono beni di prima necessità, alimentari, tabaccai, edicole, farmacie e parafarmacie. I centri commerciali saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Anche i mercati restano chiusi, esclusi quelli che vendono beni alimentari.