Tra i tanti punti a favore dei carciofi, oltre alle proprietà benefiche, troviamo soprattutto la qualità di essere deliziosi se fritti.
Esatto, noi siamo della scuola del “fritto è più buono” e oggi la nostra padella farà sì da trasformare dei semplici carciofi in un "simbolo" di croccantezza e gusto, un'eccellenza della cucina romana.
Ecco la ricetta dei carciofi alla giudia.
Fonte foto: Repubblica.it
Innanzitutto bisogna lavare per bene i carciofi e, dopo aver tagliato via la parte del gambo più dura ed averlo pelato, eliminare anche la paste del gambo che si attacca alle foglie. Questa è un po’ troppo dura e coriacea da mangiare. Procedere eliminando dal carciofo le foglie più esterne e dure e le punte delle stesse aiutandovi con un coltello.
Allargare i carciofi, detti anche mammole, sbattendoli leggermente sul tagliere e facendo sì che si aprano a fiore. Intanto, su fuoco vivace, riscaldare l’olio di semi in un padellino dal fondo alto e porre i carciofi a friggere con il gambo verso l’alto.
Fare attenzione a questa operazione di frittura proteggendosi da eventuali schizzi di olio bollente. Friggere i carciofi finché le foglie non diventano ben croccanti e rigirali sul fianco, con l’aiuto di una pinza da cucina, per consentire all’olio di cuocere anche il gambo. Porre i carciofi alla giudia su un vassoio con carta assorbente per fritti e salarli a piacere (prima di scottarvs le mani per assaggiarli)