Archeology Now, grazie alla collaborazione di Anna Coliva e Mario Codognato, presenta alla Galleria borghese 80 opere di Damien Hirst, tra sculture monumentali e piccoli oggetti della serie “Treasures from the Wreck of the Unbelievable”.
Per la prima volta nella galleria romana, la mostra di Hirst, visitabile fino al 7 novembre 2021, lascerà gli amanti dell’arte a bocca aperta con le sue meraviglie: demoni, arcieri, faraoni, mostri a 3 teste, divinità, opere del Rinascimento e capolavori del 600 etc da togliere il fiato.
L’alchimista Hirst analizza a fondo la natura umana nelle sue complesse relazioni tra religione, arte, morte, vita, bellezza e scienza, riproponendo capolavori sbalorditivi, come i dipinti che sembrano “cellule sotto il microscopio” rompendo l’idea di un’immagine unificata per fluttuare nello spazio scontrandosi e fondendosi l’un l’altra; o l’opulento e gigantesco corpo femminile ricoperto di residui di mare e di tempo che si allunga verso la volta settecentesca di Mariano Rossi e tanto altro ancora.
Tutte le opere esposte alla Galleria borghese, d’altra parte, esaltano il desiderio di multiformità del fondatore, il Cardinale Scipione Borghese, collezionista ingegnoso che volle superare le categorie, tanto tra le arti, quanto tra realtà e finzione.
Dall'8 giugno al 7 novembre 2021
Galleria borghese, Piazzale Scipione Borghese, 5
Martedi – Domenica h 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso 17.00)
Biglietti: 13+2
Fonte foto: Pagina Facebook Galleria borghese