Roma si prepara a vivere un periodo senza i suoi tram storici. Da maggio, e per cinque lunghi mesi fino a metà ottobre, le linee tramviarie della Capitale cesseranno di operare. Una decisione drastica, ma necessaria, annunciata dall'assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, che segna l'inizio di un'importante fase di riqualificazione del deposito dei tram. Un ampio intervallo di tempo senza tram che influenzerà la routine quotidiana di molti, richiedendo adattamenti e soluzioni alternative per i pendolari.
Attualmente, Roma "vanta" un servizio tramviario che si snoda attraverso sei principali linee:
Queste arterie vitali del trasporto pubblico capitolino saranno interrotte, da maggio fino a metà ottobre 2024, per consentire lavori di riqualificazione indispensabili in vista del giubileo. Durante questo periodo, i cittadini e i visitatori della città eterna dovranno orientarsi verso alternative di trasporto, come i bus navetta messi a disposizione da Atac, per supplire all'assenza dei tram.
La decisione di interrompere il servizio tramviario non è stata presa alla leggera. Al cuore di questa scelta ci sono i lavori di riqualificazione del deposito di Porta Maggiore, una mossa strategica per accogliere i nuovi tram acquistati da Atac. Questi lavori non solo miglioreranno l'efficienza del deposito, ma renderanno possibile il completamento delle operazioni sui binari nei lotti mancanti, garantendo così un servizio più efficiente e moderno in vista del prossimo Giubileo.
Inoltre, l'aggiudicazione della gara per 121 nuovi tram da parte dell'azienda spagnola Caf segna l'inizio di una nuova era per il trasporto pubblico romano.