Nella Stazione Tiburtina di Roma verranno utilizzati ben mille metri quadrati della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per la realizzazione di una Casa delle Tecnologie Emergenti, un centro di sviluppo all'avanguardia.
Il Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative ha stipulato gli atti necessari con RFI per godere gratuitamente per 30 anni di quei locali. Si tratta nel complesso di quattro aree, una che si trova nelle cosiddette "bolle" sospese nella stazione, l'altra presso l'ingresso di via Pietralata.
Ci saranno anche altri due spazi, entrambi all'ingresso della Stazione. Dunque, un posto decisamente strategico.
La Casa delle Tecnologie Emergenti tra sviluppo e ricerca
Il centro di sviluppo che verrà realizzato nella Stazione Tiburtina della Capitale sarà finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e verrà utilizzato per creatività ed innovazione, sviluppando progetti di ricerca e sperimentazione per start up e piccole medie imprese. Inoltre, è previsto il trasferimento di know-how tecnologico seguendo il modello di Start up City, Internet of Things (IoT), Artificial Intelligence (AI) e Blockchain.
Lo scopo è quello di accelerare in maniera considerevole l'innovazione e sviluppare un modello di sviluppo virtuoso che coinvolga sia privati sia il pubblico. In queste aree, gli imprenditori riusciranno a confrontarsi e a trovare spunti di crescita e sperimentazione.
Il coinvolgimento delle Università
Grazie al supporto e alla partecipazione delle Università, la Casa delle Tecnologie Emergenti sarà anche un vero e proprio polo di attrazione per gli investimenti e per la ricerca, in coerenza con il progetto di Roma Smart City che proietta Roma nel futuro con tante iniziative che sfruttano le tecnologie recenti.