Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha avanzato una proposta molto interessante relativa ai trasporti a Roma, ispirandosi al modello che stanno seguendo in Spagna ed in Germania.
Si tratta di rendere gratuiti metro e bus in autunno sia per aiutare i lavoratori in difficoltà sia per provare a combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di C02 di auto e motocicli provati.
Lo ha proposto al congresso del Partito Socialista sottolineando che è fondamentale aiutare le famiglie in crisi a causa del caro benzina e del caro vita, ma anche incidere sulle emissioni.
In Spagna ed in Germania sono già stati adottati modelli simili. Infatti, secondo Gualtieri
perché non ci si esercita a provare a capire cosa possiamo fare? Faccio un solo esempio: penso che sia possibile trovare delle risorse per fare quello che sta facendo la Germania di Olaf Scholz e la Spagna di Pedro Sanchez e realizzare un investimento forte per avere la gratuità o quasi gratuità del trasporto pubblico, dei treni, degli autobus durante l'autunno, quando ci saranno le scuole che riaprono, per dare un aiuto concreto ai lavoratori, alle persone con i redditi più bassi, e si dà un contributo concreto alla lotta per il mutamento climatico.
Una proposta che renderebbe Roma la prima città in Italia a seguire questo modello. Ad esempio, in Germania si paga un prezzo fisso annuale di 9 euro per viaggiare liberamente su tutti i treni e gli autobus del trasporto locale e regionale.
invece, in Spagna si è portato al 100% il sussidio pubblico sugli abbonamenti per il trasporto ferroviario statale a corta e media percorrenza per limitare i consumi energetici. Ciò significa che i cittadini non pagheranno gli abbonamenti del trasporto.
A Roma ci sono circa 2 milioni di auto che circolano ogni giorno, mentre i bus di sono solo 1500. La Capitale è una delle città più inquinanti d'Italia.
Naturalmente una soluzione del genere dovrebbe essere finanziata dal Governo e l'idea di Gualtieri è quella di confrontarsi con i Ministeri ed il Presidente del Consiglio.
Eventualmente, questa iniziativa entrerà in vigore in contemporanea con le prime iniziative che renderanno il centro di Roma a pagamento entro il 2024.