Vaccino anti-Covid nel Lazio: le dosi avanzate usate per la “panchina”

Somministrazione del vaccino

Nella Regione Lazio si è messo a punto il metodo della “panchina”, prendendo spunto dalle modalità israeliane, per evitare a tutti i costi che le dosi inutilizzate di vaccini anti-Covid19 vengano buttate.

Lo scopo è di vaccinare, con le dosi residue a fine giornata poiché non utilizzate da chi non si è presentato, altre persone che si trovano nelle apposite liste di priorità.

Un metodo che può essere sfruttato anche addirittura facendo le vaccinazioni domiciliari.

Come non sprecare le dosi residue

Come anticipato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, le dosi rimaste a fine giornata “qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato“.

Attenzione, però, ciò non significa che chiunque a fine giornata possa recarsi fuori gli hub vaccinali per richiedere una dose di vaccino, bensì che verranno create le liste di “panchinari” da convocare. Si pesca tra chi si è già prenotato per i giorni successivi, sempre nelle categorie indicate dal piano nazionale, e lo si convoca. Se restano altre dosi, si usano per la vaccinazione domiciliare.

In sostanza, verso metà giornata si farà il punto della situazione e si inviano le dosi per le vaccinazioni a domicilio.

Lo stesso metodo può essere utilizzato anche dai medici di base che non devono assolutamente sprecare nessun vaccino.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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